Omicidio-suicidio

Con questo acronimo la cronaca ci ha abituati a una delle più terribili tragedie che possano colpire un essere umano e chi gli sta intorno. Se volessimo tradurlo con un termine più crudo e diretto, me ne verrebbe in mente uno solo: sterminio.

Oggi a Cisterna di Latina un Appuntato dei Carabinieri ha compiuto proprio questo: uno sterminio. Al momento in cui scriviamo, l’unica persona ancora viva è sua moglie, ricoverata in gravissime condizioni. Unica superstite di una tragedia che, se sopravviverà, è solo all’inizio: la sua famiglia (il marito e due figlie poco più che ragazzine) non c’è più.

In questo momento sui social sto leggendo le peggiori assurdità, nel più tipico stile italiano secondo il quale a calcio siamo tutti allenatori, su un circuito siamo tutti piloti. E in queste tragedie siamo tutti psichiatri. Invece no. Invece è il momento di fermarsi e – soprattutto – di rispettare la Morte. Non una parola in più su questo dramma, in omaggio alle vittime.

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